lunedì 5 settembre 2011

Il "fallimento" secondo Brunetta

Insomma per farla breve:

Qualche giorno fa (1/09/2011) stavo viaggiando in macchina e sentivo Radio24... Erano circa le 14.00 ed andava in onda America24, condotto da M.Platero.
Una delle storie raccontate parlava di un autotrasportatore bergamasco,tale Paolo Facchinetti che, probabilmente per enorme scoramento, aveva deciso di mollare tutto ed andare a fare il camonista in USA...
Ma sì il camionista in USA... quelli con quei giganti tutti acchittati e cromati, quelli che si fanno la coast to coast per lavoro... quelli tipo Sly Stallone che mentre guida si allena ai campionati di braccio di ferro... insomma quelli lì...
La telefonata del futuro camionista USA era avvenuta qualche settimana prima, in un altra puntata del programma, ed il conduttore che si trovava a NY, dopo qualche tempo aveva riproposto la storia dato che, udite udite, il signore di bergamo aveva già messo in atto il suo piano ed anche lui si trovava in USA.
Tutto ok insomma, come qualche decina di anni fa, si emigra, si porta la valigia, si salutano i cari e si comincia a sperare in USA perchè qui, in Italia, di speranza non ce n’è più molta.

La storia era evoluta: per poter guidare un camion c’era una trafila burocratica abbastanza lunga (circa un anno di pratica al volante sulle strade USA) e l’ex camionista aveva comunque preso la palla al balzo per aprire una pizzeria “on the road” su una di quelle grandi statali che vanno da Philadelphia ad Atlantic City.
“Pizza Town” il nome del locale... investimento di circa 100.000 dollari, chiavi in mano, locale da oltre 100 mq... clientela abbondante...
Insomma come in Italia... stessa velocità, stessi prezzi, stessa opportunità...
La famiglia bergamasca si imbarca, vende qualcosa qui in Italia per affrontare l’investimento e via verso il futuro... e il camion? Chissà, nel futuro... per adesso proviamo con la pizza, e ci aggiungiamo anche il gelato artigianale...

“Si ma perchè lo fa?”
chiede Platero


“Per dare un futuro migliore ai miei figli”
risponde l’uomo

Non una brutta storia tutto sommato, chissà quante così, penso, e proseguo nell’ascolto.
A parte l’amarezza per la situazione dell’autotrasportatore costretto ad emigrare... a parte l’interrogativo sul costo dell’operazione che mi fa venire voglia di provarci anche a me... a parte tutto, viene rimandata l’intervista a Renato Brunetta che era ospite nella stessa puntata (la prima) e giudicava la scelta (coraggiosa) del pover’ uomo.
Riassumo per concetti, ma il podcast della puntata è disponibile sul sito di Radio 24 (ascoltalo: clikka qui!)

Platero:
“Lei come giudica questa faccenda signor Ministro?”

Brunetta
“Un fallimento del signore che se ne va”

Beh certo... se aveva i milardi di certo non se ne andava...
Ma il ditino alzato di Brunetta, la reprimenda orale e morale, il giudizio “tout court” buttato lì sulle spalle del lavoratore... proprio non mi regge...
Quindi secondo Brunetta il fallimento è dell’uomo che “per dare un futuro migliore ai suoi figli” si vende la macchina, il furgone, magari la casa, sradica la famiglia e si muove in USA ?
E’ lui il mostro da additare, uno che lavora e non ce la fa, perchè questo ed altri modi di governare sono stati la rovina del nostro Paese.
E’ lui il fallito: fallito e fallibile... perchè non accetta il fallimento, non accetta la spesa al discount, i rifornimenti di carburante col misurino, le discussioni in famiglia perchè non ci sono i soldi per il gas quindi figuriamoci quelli per internet, e decide di reagire... il tutto a fronte di giornate intere a spaccarsi la schiena al volante, in mezzo alle code per gli eterni lavori alle “varianti di valico” ...
Eccolo il cattivo esempio per Brunetta!
Il pover uomo, per essere virtuoso agli occhi del Renato, doveva rimanere lì ad aspettare il prossimo scudo fiscale per gli evasori di lusso, la prossima manovra sega pensioni, il prossimo decreto salva ladri...  rimanere al suo posto, a combattere i mitra con le fionde... paria sei... e paria devi rimanere.
Semplicemente sconcertante... ma ancora più straccia nervi era il solito tono del Ministro... il tono con la risatina, con la scontatezza di uno che la sa lunga e può giudicare.
Brunetta ci ha fatto due palle così con la storia del padre venditore ambulante e dei suoi rigidi inverni da giovane venditore, di lui che si è fatto dal nulla e blablabla!
Una storia di tutto rispetto per carità, ma una storia che non vale più!
Una storia che poteva valere 50 anni, 60 anni fa... ma che oggi appartiene ad un’altra Italia, un’Italia in cui un ministro come Brunetta era inimmaginabile... per questo non lo capisce, e quando sente del camionista bergamasco col sogno nel cassetto (dare un futuro migliore ai figli!) riparte con la tiritera del “mio padre faceva il venditore ambulante”... non capisce... non capisce...

E voi, cosa rispondereste a Brunetta se vi dicesse che siete dei falliti perchè decidete di emigrare in USA per non farvi rubare i soldi dallo Stato Italiano e per garantire un futuro migliore ai figli?

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